Maroc: En Route
Maroc: En Route
- A photographic journey capturing the daily life of unknown faces through a moving car
The idea of Maroc: en route was born when I found myself driving the inland road from Marrakech to Safi. I positioned myself in front of the car window, it was dirty and didn't allow me to take pictures as I would have liked but I didn't get discouraged and continued to shoot because I wanted to try to capture the daily life of people unknown to me in those countryside Moroccan women and document their habits to better understand their lives. The photographs in this project were shot from the perspective of a moving car over the span of two hours: I was looking for those fleeting, once-in-a-lifetime moments that reveal daily activities and interactions between people. I took several photographs of women in the corners of their houses, placed right on the roadside, and unaware of being immortalized and I tried to capture a few moments of the life of those farmers, observing their transport carts with mules and flocks of sheep at following. But what interested me was also the landscape aspect: I was there for the first time and I was attracted by that rural imaginary but for the people who live in that land it is a repetition; they cross that road almost every day and maybe they don't even notice it anymore. I was particularly impressed by the subtle resemblance that I found with the Sicilian hinterland where the women, dressed in a similar way to those I met near Safi, with dark clothes and their heads often covered by a shawl, sew with bobbins and the men , transport carts carried by multis and cultivate the land. And this suggestion made me reflect on the essence of routine, of daily life and how it takes place elsewhere... which then, perhaps, is not so distant from all the others.
Maroc: En Route
- Un viaggio fotografico che cattura la vita quotidiana di volti sconosciuti attraverso un'auto in movimento
L'idea di Maroc: en route è nata quando mi sono ritrovata ad attraversare in macchina la strada dell'entroterra da Marrakech a Safi. Mi sono posizionata davanti al finestrino dell'auto, era sporco e non mi permetteva di scattare le foto per come avrei voluto ma non mi sono scoraggiata e ho continuato a farlo perché volevo provare a cogliere la vita quotidiana di persone a me sconosciute in quelle campagne marocchine e documentare le loro abitudini per comprendere meglio la loro vita. Le fotografie di questo progetto sono state scattate dalla prospettiva di un'auto in movimento nell'arco di due ore: cercavo quei momenti fugaci e irripetibili che rivelano le attività quotidiane e le interazioni tra le persone. Ho scattato diverse fotografie di donne negli angoli delle loro case, poste proprio sul ciglio della strada, e ignare di essere immortalate e ho cercato di catturare qualche attimo della vita di quei contadini, osservando i loro carri da trasporto con muli e greggi di pecore al seguito. Ma ad interessarmi era anche l'aspetto paesaggistico: io ero lì per la prima volta e sono stato attratta da quell'immaginario rurale ma per le persone che vivono quella terra si tratta di una ripetizione ; attraversano quella strada quasi ogni giorno e forse non ci fanno neanche più caso. Mi ha particolarmente suggestionata la sottile somiglianza che ho riscontrato con l'entroterra siciliano dove le donne , abbigliate in modo simile a quelle che ho incontrato vicino Safi, con abiti scuri e il capo spesso coperto da uno scialle, cuciono con il tombolo e gli uomini , trasportano carri portati dai muli e coltivano la terra. E questa suggestione mi ha fatto riflettere sull'essenza della routine, della vita quotidiana e di come si svolge altrove... che poi, forse, non è così distante da tutte le altre.